La città, sede del Club Stradivarius, vista da Antonio Canal detto il "Canaletto"

Giovanni Antonio Canal (1697-1768)

Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto, è il più famoso "PITTOR DI VEDUTE" del Settecento.

Nei suoi dipinti non si avverte il disfacimento inarrestabile di Venezia, tutto assume una dimensione fantastica irreale, un amore per la sua città natale che,  prende forma e colore nelle opere del Canaletto.

Era un pittore non solo per mestiere, ma anche per arte, in quanto cercava, attraverso le sue rappresentazioni pittoriche l'elogio, la conferma degli altri diventavano per lui, la conferma del suo essere artista. Distinguendosi, in tale modo, dagli artisti minori come venivano considerati  i pittori di vedute.

Il  Canaletto, nonostante il suo tentativo di emergere, lavorò per diversi anni a basso prezzo per un mecenate inglese, Joseph Smith.

Assicurò allo Smith quell'abbondante produzione che lo rese famoso tra gli acquirenti inglesi. Lo Smith, astutamente, non impedì al Canaletto di sentirsi un artista, tenendoselo in tal modo legato a sé dato che,  il carattere mite e debole del Canaletto, prevaleva sulla frustrazione,sulle impennate d'orgoglio,sulle bizzarrie.

Nel 1745, a causa della guerra di successione austriaca, il Canaletto, per non perdere i contatti con la ricca clientela inglese, si recò a Londra dove ebbe un'altra intensa produzione pittorica.

Per alcuni suoi studiosi, quel viaggio coincise con la sua decadenza. Alcuni suoi amatori rimasero delusi dalle sue opere.

Verso i sessant'anni tornò definitivamente a Venezia, i tempi erano cambiati ed il vedutismo era  in declino. La conferma di questo avvenne quando, nel cercare l'ammissione all'Accademia delle Belle Arti, le autorità lo respinsero per ben due volte, fino all'ammissione del1765 con un quadro, il peggiore, che rinnegava le grandi conquiste di prospettiva atmosferica. Morì, il 20 aprile del 1768, nella contrada di San Leone.